Correre? Una passeggiata.

Con l'arrivo della bella stagione, si moltiplicano le occasioni per stare all'aperto. Si moltiplicano anche le persone che decidono di dedicare a questo sport qualche ora a settimana, per tornare in forma o scaricare un po' di stress.
Personalmente preferisco la camminata, ma di questo magari parleremo in un altro post.

Bill Rodgers, atleta americano e più volte vincitore della maratona di Boston e New York, era convinto che fosse lo sport più semplice. "Eravamo fatti per muoverci. Eravamo fatti per correre." pare che abbia detto.
In un certo senso è vero. Attraverso la corsa, si cacciava, si guerreggiava, si giocava. I bambini ancora adesso, se non particolarmente repressi, amano correre. La sensazione che si prova nella corsa è di libertà e di gioia. Certo, se non si prova dolore.
Alle volte mi capita di essere seduta in un parco e osservare le persone che corrono. Già solo da come "si portano dietro" alcune parti del corpo, come se fossero delle zavorre che non appartegono a loro, capisco che probabilmente non provano un vero senso di gioia e liberazione mentre corrono. Forse lo proveranno dopo. Grazie agli effetti dell'ipofisi, infatti, stimolano la produzione di endorfine, ossia neurotrasmettitori che hanno proprietà analgesiche: a seconda della quantità prodotta possono generare euforia o sonnolenza.
Però, è bello che un'attività sia piacevole anche "durante", non solo per la promessa dei suoi benefici.

Ancora una volta, chi pratica Feldenkrais ed è appassionato di corsa, alla lunga riesce a trovare un'organizzazione più funzionale che fa guadagnare in leggerezza e resa, anche se non ha fatto un lavoro specifico. Non ho bisogno di inventarmi niente. La vignetta che vedete è proprio frutto del racconto di un'allieva, alla quale un'amica ha chiesto se si stava allenando di più. Mi ha confessato di essersi sentita molto orgogliosa. Un effetto che lei collegava al Feldenkrais, ossia alla consapevole riscoperta di alcune parti del corpo e dei loro movimenti, era stato notato da qualcuno in modo spontaneo, senza sollecitazioni di alcun tipo.

Non si può sintetizzare in poche parole una lezione per correre in modo più funzionale, anche perchè spesso è un lavoro che si fa in IF, proprio per renderlo il più personalizzato possibile. Certamente però mi sento di sottolineare alcuni aspetti per niente banali:
  • scegliete con cura le vostre scarpe
  • ricordatevi di avere le braccia, ma anche che le braccia sono collegate alle spalle e queste parti hanno una sincronia con le gambe
  • mentre correte, fate caso alla vostra testa e se percepite una rigidità nel collo, alternate momenti di camminata a momenti di corsa: meglio correre un po' di meno, ma in modo più morbido, piuttosto che stringere i denti e fare cento metri in più, facendo uno sforzo superfluo.