Non cercare di capire, SENTI!

Spesso capita che nel momento in cui le persone portano l'attenzione su di se' si attivino tutta una serie di ragionamenti, o per meglio dire "resistenze" (se mi passate un linguaggio psicologico).
Quella più grande di tutte è che avvicinandosi al Metodo Feldenkrais, così ricco di spunti, effetti e possibilità, pensino che sia difficile perchè" c'è qualcosa di importante da capire".
In realtà, ogni lezione è un gioco, una sperimentazione su se stessi, una totale libera espressione.
Come ballare una danza su una musica inventandosi i passi. Come osservare un quadro, senza avere nessun rudimento di storia dell'arte.
Lasciandosi trasportare dalle proprie sensazioni...

Sensazioni che a me piace definire anche come comunicazioni che arrivano dai nostri recettori periferici, i quali mandano messaggi, tramutati poi in impulsi attraverso tutte le strade del sistema nervoso fino all'elaboratore centrale (il cervello, o qualcosa di più), dove vengono tradotte in percezioni, immagini, suoni, linguaggio, mediate dalla cultura di appartenenza dell'individuo e veicolate dalla sua storia personale.
Certo questa (la mia descrizione, intendo) può apparire complessa o stimolante.

Il "sentirsi", invece, è qualcosa con cui conviviamo da che veniamo al mondo, è quindi SEMPLICE e naturale: è riscoprire, rivivere una nostra dote che ci è stata data per affrontare la vita.
Ma il più delle volte siamo abituati a che la giusta direzione da prendere venga dall'esterno: per attraversare la strada dobbiamo usare le strisce e guardare il semaforo; per montare il mobile dobbiamo guardare le figure; e via via a livelli più sottili.
Sentire i propri movimenti in relazione al pavimento e alla gravità è invece permettere a se stessi di scoprirsi di nuovo.

Nelle lezioni Feldenkrais, questo avviene nel clima protetto della stanza, attraverso movimenti facili e dolci, guidati dalla voce dell'insegnante, permettendo al pensiero di fluire libero.
Quelli che a me piace definire "effetti collaterali" sono:
un miglior rapporto con la propria schiena e la propria testa
un senso di rilassatezza generalizzato e qualità del riposo
... e, da brava psicologa aggiungo, un miglior rapporto con se stessi e con gli altri.