Trovare il proprio centro

Durante le lezioni di Metodo Feldenkrais, c'è un lungo lavoro su un aspetto che in un primo  momento potrebbe sembrare marginale. Trovare il proprio centro.
Ecco allora che il movimento viene fatto in due direzioni e si chiede all'allievo di tornare sempre al punto da cui è partito. Non è semplicemente un'utilità. Inserito nel quadro di riferimento del Metodo, è una metodologia di lavoro e sperimentazione che parla un linguaggio utile per il sistema nervoso.
L'informazione che arriva è: tu (corpo) sei qui.

Ma per fortuna, mente e corpo non sono due entità separate che navigano su binari diversi. O meglio questo è possibile soltanto se agiamo forzando la nostra volontà in una direzione che non ci è "naturale". Sicchè, mentre insegnamo al corpo a riconoscere la propria posizione nello spazio, stiamo insegnando a noi stessi ad attribuirci uno spazio e in quello spazio trovare delle coordinate.

Durante le lezioni di Metodo Feldenkrais, io non parlo di qualcosa di "psicologico", ma proprio ieri chiacchierando in via informale con un'amica mi sono trovata a dirle parole che erano prese principalmente dalla mia esperienza Feldenkrais. Perchè trovare il proprio centro è la parte più delicata e importante della nostra ricerca di una vita.
Un centro che magari cambia e si modifica nell'arco del tempo, ma che rimane come riferimento interno se noi sappiamo frequentarlo e amarlo. Amare lui, il nostro centro, il nostro corpo, il nostro spirito, noi stessi.